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PERCHÉ UNA MISSIONE A SEDICO?
La necessità di riproporre continuamente il messaggio del Vangelo di Gesù balza con evidenza agli occhi dei pastori.
Già nel lontano 1948 il cardinale di Parigi aveva scritto: Francia, paese di Missione. Con metodi e voci diverse, la Chiesa ha sempre compreso come fosse compito primario riattizzare il fuoco della fede, in molti quasi spento o sopito sotto la cenere.
Giovanni Paolo II è stato l’al ere della Nuova Evangelizzazione dell’Europa. Egli metteva in risalto come ci volesse un nuovo ardore, vale a dire la passione e l’entusiasmo dei santi per diffondere il messaggio di Cristo, là dove già era stato più volte lanciato e accolto, ma poi spesso tralasciato, dimenticato, tenuto lontano dalla realtà viva della vita.
Nel corso dei decenni sono state proposte e realizzate – con metodi e attori diversi – numerose missioni popolari.
Tutti ora siamo invitati ad accogliere questi gioiosi apostoli: i frati francescani della regione triveneta, che sosteranno tra noi per quindici giorni nel mese di maggio. Tutti siamo invitati a riaprire il cuore per riaccogliere il Vangelo di Gesù, che è sempre giovane e nuovo. Non è infatti un testo del passato, ma una Parola attraversata dallo Spirito del Dio vivente e perciò sempre attuale.
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I DESTINATARI DELLA MISSIONE
Le nostre parrocchie fanno molto per i ragazzi e i giovani e bisogna dire che, da parte loro, non manca la risposta. I genitori sono contenti di ciò, ma rimangono un po’ dietro le quinte, senza troppo sbilanciarsi. Ebbene, la Missione non vuole intercettare solo i ragazzi, ma anche gli adulti, sovente preoccupati e presi da molteplici impegni. Questa Missione è per te che magari ti sei allontanato dalla fede, ma non hai mai chiuso totalmente la porta a Cristo; per te che hai smesso di frequentare la parrocchia perché sommerso da tanti problemi, attività e necessità, ma ogni tanto ti fermi a pensare a Dio; per te che vorresti avere l’occasione per ricominciare a credere.
Lo “slogan” è preso dal primo capitolo del Vangelo di Giovanni, versetti 38 e 39, «“Che cosa cercate?” “Venite e vedrete”». Queste parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli puoi sentirle rivolte a te: “Cosa cerchi nella tua vita? Che cosa da veramente senso alla tua vita?” Il Signore ti chiede di essere Lui stesso la risposta a queste domande. Non vuoi provare a dargli un’occasione?
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MISSIONE… LAVORI IN CORSO
Chi il 6 gennaio ha partecipato alla Messa ha saputo ufficialmente una notizia di cui già da un po’ si parlava: dal 10 al 24 maggio prossimi,le nostre tre Comunità di Sedico, Roe e Bribano vivranno una Missione popolare.
A dare l’annuncio è stata una rappresentanza dei frati cappuccini che, animando le celebrazioni dell’Epifania, ci hanno dato un assaggio di quello che succederà nei quindici giorni in cui saranno tra noi.
Una Missione popolare è sicuramente una cosa rara; non è evento che capita tutti gli anni. Senza dubbio entrando in chiesa a Sedico dall’ingresso principale avrete notato, sulla sinistra, una croce metallica con incisa una data: 1-11 aprile ’65; è il ricordo di un’altra missione che si è svolta proprio cinquant’anni fa nei nostri paesi. Ci prepariamo a vivere un momento importante, che può davvero rappresentare un cambio di passo per le nostre parrocchie. Ma come ogni pietanza buona e un po’ ricercata, potrà essere un grande successo oppure un grande asco… La ricetta è in fase di perfezionamento e idee e suggerimenti sono e saranno ben accetti ma, quasi sicuramente, sarà la parte più facile. I frati ci aiuteranno infatti a stilare una serie di incontri, attività e proposte ma, come sa bene ogni cuoco, buoni ingredienti non sono garanzia di un buon risultato. Gli ingredienti vanno dosati, mescolati, amalgamati… E qui il risultato sarà positivo solo se la preparazione e la realizzazione sarà condivisa.
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COME COLLABORARE?
Con la preghiera, innanzitutto. Preghiamo perché possiamo essere dei buoni intermediari nell’opera di Dio; è lui infatti il vero autore della Missione. Preghiamo perché in tanti possano aprire il loro cuore alla chiamata di Dio affinché questo periodo sia davvero momento di grazia. Preghiamo perché per tutti sia l’occasione di approfondire la nostra amicizia con Dio e rinnovare la nostra fede.
Poi “facendo”, i nostri ospiti dovranno essere alloggiati, sfamati, guidati, accolti… maggiori informazioni a riguardo vi saranno comunicate in seguito. In ne, custodendo ciò che questa missione ci avrà portato. I frati porteranno aria nuova, ci lasceranno, speriamo, un grande entusiasmo, spunti di ri flessioni e proposte appena abbozzate. Sarà nostro compito conservare e far germogliare i virgulti buoni che i nostri “missionari” avranno seminato in un paio di settimane di maggio tra le nostre case e le nostre famiglie.
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A tutti, allora, buon lavoro!
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don Cesare e don Alessandro