La chiesa di San Pietro, eretta su di un colle, era segno di forza restando più vicini a Dio
San Pietro in Corona – Storia
Sulla sommità di un colle sopra Sedico, ombreggiata da una pineta, sorge la chiesetta di San Pietro sul tracciato di una vecchia strada romana (diverticulum della Claudia Altinate) che risalendo il Cordevole giunge alle miniere agordine, come possiamo vedere in vecchie mappe catastali. Nelle carte dell’archivio parrocchiale risulta «di sconosciuta fondazione» ma è certamente assai antica, forse di epoca longobarda e la tradizione vuole che fosse la prima chiesa cristiana sorta nella zona.
Accanto sorgeva un piccolo cimitero riservato particolarmente ai vi andanti che fossero morti lungo il disagiato percorso della Val Cordevole. La facciata a capanna è sormontata da un campaniletto a vela da cui si effondono i rintocchi per i boschi circostanti. Davanti, sotto un piccolo protiro, si apre la porta con soglia, stipiti e architrave di pietra sormontata da una lapide con la scritta: «S. P. 1700». L’altare nella piccola abside volta ad oriente porta una pala con l’immagine della Vergine che porge il divin Figlio a San Pietro che ha a lato San Paolo. Sotto l’altare un bellissimo paliotto ligneo ornato di girali in foglia d’oro, ora conservato nella parrocchiale. Aveva una piccola finestra a nord, che ora è stata riaperta. All’interno era tutta dipinta, ma purtroppo nulla è rimasto del manto prezioso di cui era ricoperta.
Da una visita pastorale sappiamo che, essendo troppo piccolo il vano della chiesa arcipretale dove i Battuti si recavano «a fare scola» e indossare la cappa, venne stabilito che le donne appartenenti alla confraternita si riunissero nella chiesetta di San Pietro e da allora nacque la consuetudine che la processione con cui, la domenica delle Palme, si iniziavano le Quarant’ore, riservata allora ai Battuti, partisse da questa chiesa, tradizione tutt’ora rimasta.
Vi si canta una Messa di legato il 29 giugno.
Alla chiesetta si accede per una strada che si inerpica tra due siepi o per una scalinata che sale da Sedico ed è stata intitolata agli Alpini che hanno recentemente provveduto al restauro e hanno dedicato la chiesa ai Caduti.
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© Giacomo Deola